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Tutti i percorsi del vino Pinot Nero

pinot wine

C’è chi, il vino pinot nero, lo associa esclusivamente allo Champagne. Come se fosse una sua prerogativa finire in una bottiglia d’annata, inorgoglita da quelle bollicine  che riescono bene, quasi per una sorta di alchimia perfetta, solo al di sopra del 45° parallelo. E invece quanti percorsi che ha, il Pinot Nero. Segue strade tortuose, attraversa i continenti, insiste nella testa del vinificatore. Come una magnifica ossessione.  

Per Alessandro Berselli il Pinot Nero  è una sorta di totem. L’elenco delle sue linee di produzione, effettivamente, testimonia l’attenzione e la dedizione che si ha nei confronti di questo vitigno che vede l’Italia – e in particolar modo la provincia di Pavia – affermarsi come macroproduttore.

 

Vino Pinot Nero: tecnica e tradizione per la produzione di vini unici

 

Il vino Pinot Nero attraversa le sue stagioni, a seconda della tecnica.  

Sa essere, ad esempio, un vino trendy, se consideriamo la vinificazione in botti di acciaio inox e l’imbottigliamento primaverile dell’Ambo Nero. Una bottiglia giovane, il suo tappo a vite che la rende maneggevole e che – soprattutto – la conserva intatta in colori e sapori, la disponibilità all’abbinamento ardito: sono tratti caratterizzanti che permettono di far conoscere le potenzialità di questo vino a una platea internazionale. A conquistare il pubblico dei millennials, sempre troppo abituato, nelle sue letture, ad associarlo al metodo champenoise.

pinot wine ambo nero

 

Se siamo consapevoli che, dall’altro lato dello spettro, c’è la Borgogna pura nella tecnica di vinificazione. Un vino Pinot Nero di questa eleganza, con queste sfumature di viola, non può non restare meno di 12 mesi nel barrique di rovere francese e completare la sua parabola con sei mesi di seconda fermentazione in bottiglia. Come Francia comanda, come tradizione del vino solido vuole.

In mezzo, c’è la soluzione italica. Il Pinot Nero della linea Alessandro Berselli – Signature Collection tributa il giusto omaggio alla tecnica francese (il passaggio in barrique e in bottiglia, anche se più ridotto nei tempi), ma poi prende una strada più mediterranea. Comprime i tempi, vira verso la vaniglia, si adagia in una bottiglia che lo rende meno severo, più aperto al mercato. Verrebbe da dire: alla divulgazione.

Come bonus, c’è anche la sfumatura di Pinot Nero nellAmbo rosa Provincia di Pavia I.G.T.: l’attenzione maniacale e complessa nella vinificazione metà “saigné” che, alla fine del processo, regala una sensazione di freschezza, adatta alla stagione a cui stiamo andando incontro.

 

pinot wine ambo rosa

 

Quella del vino Pinot Nero insomma, è una professione di fede. Che fa credere nella distribuzione di un prodotto che non sia comprimario, ma protagonista della tavola. Da un unico vitigno non viene fuori un unico vino. Ma una serie completa di vini di livello. Unici. 

 

 

 

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