Vini biologici: Torrae del Sale è la rivoluzione del concetto
Realizzare vini biologici significa esattamente restituirli alla loro dimensione originaria, quella naturale. Il vino è vivo, respira, ha una propria dimensione. La rinnovata linea biologica Torrae del Sale di Alessandro Berselli parte esattamente da questo presupposto. Non si tratta soltanto di rispondere esattamente a un disciplinare, non si tratta soltanto di aggiungere un marchio verde alla bottiglia: si parla della storia millenaria del vino, del rispetto della terra, della cura della materia prima.
Vini biologici italiani: fare agricoltura biologica in Italia
“I vini biologici italiani di Torrae del Sale – spiega Alessandro Berselli – partono da una intuizione. Fino agli anni ’60-’70, l’Italia era prevalentemente una nazione agricola e il vino era un alimento puro e semplice. Si andava nei campi con una bottiglia di vino”. Scene che appartengono all’immaginario collettivo di ognuno di noi e che, magari, oggi sono seppellite dalle migliaia di input grafici che ci arrivano dall’utilizzo del web e dei social network.
Recuperare il ricordo per quel tipo di agricoltura e di esperienza del vino è fondamentale per capire anche la nostra società, nell’esatto momento storico in cui la stiamo vivendo.
“Un tempo – ricorda Berselli – il consumo di vino pro capite era di 130-140 litri di vino. Oggi, siamo totalmente su un’altra dimensione. I campi e le vigne, in passato, erano lavorati in maniera differente: per togliere l’erba ci mandavano le oche, il concime era totalmente naturale. Poi, ovviamente, è intervenuta la tecnologia che ci ha aiutato in tantissimi passaggi legati alla filiera del vino. Fare agricoltura biologica prima di portare le uve in cantina, comunque, resta senz’altro un elemento importante della nostra storia”.
Una scelta che ha comportato sacrifici importanti, soprattutto dal punto di vista del complesso iter di certificazione dei vini biologici. Si tratta del delicato equilibrio tra burocrazia e voglia di innovazione che, tuttavia, Alessandro Berselli – con i vini biologici italiani Torrae del Sale – è riuscito a rispettare.
Vino biologico: le caratteristiche di Torrae del Sale
Queste bottiglie di vino biologico si presentano con un aspetto del tutto innovativo, a partire dall’etichetta: non più pezzo unico, ma divisa a metà da una linea di separazione che sfrutta il colore del vino per formare la sagoma di una libellula per il Primitivo IGT di Puglia, di un uccello per il Montepulciano d’Abruzzo DOC, di una mosca per il Sangiovese IGT di Puglia e di una farfalla per il Pinot Grigio IGT della provincia di Pavia.
Torrae del Sale, insomma, mantiene intatta l’eleganza della linea, ma la modella sul concetto – che emerge con sicurezza dalla grafica – dell’agricoltura biologica.
Sintonia perfetta con la professionalità che accompagna l’esperienza imprenditoriale di Alessandro Berselli: “Non dimentichiamo – conclude – che in una bottiglia di vino ci sono tanti mestieri: si parte dalla coltivazione della vite, ma poi c’è l’agronomo, c’è l’enologo, c’è l’esperto di linee di imbottigliamento, c’è una parte grafica molto importante, c’è il marketing. Solo l’insieme di queste professionalità garantisce la qualità di un prodotto e segna lo scarto tra i tanti vini biologici presenti in Italia”.