Scende la sera, è tempo di vendemmia
Il giorno e la notte si passano accanto e si salutano a lungo sull’orizzonte di Sava, Salento. Le ombre si allungano sulla facciata del Palazzo Baronale, pietre rosa di tramonto, voci di contadini che vanno alla vendemmia. È in questa ora del giorno, in cui l’oggi sta diventando un ricordo, che comincia – vero rito iniziatico – la raccolta delle uve.
Così il Premium Primitivo Salento I.G.T. della linea Alessandro Berselli Signature Collection offre il suo tributo alla tradizione pugliese.
La magia della vendemmia in Salento
Le mani viaggiano veloci sulle viti ad alberello. Nei loro 30-40 anni di vita passa un pezzo di storia del territorio, una testimonianza per ogni nodo legnoso, l’addio commosso dell’emigrante, la gioia effimera di un ritorno fugace.
La vite ad alberello è un tratto distintivo di questo Primitivo. Non bisogna farsi ingannare dalla presenza rada dei grappoli tra i pampini. Ogni acino d’uva, proprio perché raro, contiene al suo interno la qualità più selezionata. È il gioco a eliminazione della natura, che premia il più forte, il più resistente. E gli regala tempo.
Viaggiano veloci le mani – si diceva – perché non c’è un attimo da perdere. È la prima vendemmia, quella dell’inizio di settembre, quella più delicata perché c’è l’incognita sulla bontà dell’annata. Dietro le colline, c’è ancora un timido alone di luce, anche se è tardi. La vera tregua è quella concessa dal caldo.
Le uve finiscono in cassette di polistirolo e vengono sistemate sui carri a temperatura controllata, in viaggio verso la pigiatura. Ultimo sforzo, in questa notte sacra del vino. Se la luna si colora, si macchierà anche il calice. Una goccia di rosso rubino, sul bianco immacolato di un lenzuolo. Il giorno e la notte si staccano definitivamente dall’abbraccio.
Dalla notte di nozze salentina nascerà il Primitivo buono.