Macerazione a freddo: il rosé che “sente freddo” è un vino buono
Per alcuni rosé, è il prezzo da pagare alla bontà. Quando si parla della macerazione a freddo, che precede di qualche tempo la fermentazione, si richiede un piccolo sforzo alle uve. Il freddo deve percorrerle, deve attraversarle, deve dar loro un pungolo per ottenere un risultato molto chiaro: la concentrazione del gusto, senza il rilascio del colore.
Il vino rosato quello di qualità, deve restare in equilibrio sottile su questo compromesso. Che è strutturale, quasi meccanico. Troppo semplice – e a volte anche scontato – fare un assemblaggio di mosti. L’esperienza del vinificatore si riconosce nell’operazione ad alto tasso di difficoltà dell’estrazione del rosé dalle uve a bacca rossa.
Macerazione a freddo: cos’è e come funziona?
Il Rosé I.G.T. Tre Venezie della linea Alessandro Berselli – Signature Collection parte proprio da questo presupposto.
Raccogliamo corvina, rondinella e merlot e scegliamo di sottoporla a questa fase pre-fermentativa a freddo. La temperatura scende, l’acino trattiene gli enzimi, conserva tutto l’aroma complesso che queste uve del lago di Garda – normalmente impiegate per rossi corposi – riescono a sprigionare. Il fruttato del sottobosco, intenso e persistente, la nota finale floreale che arricchisce il bouquet. È il freddo che consente al nostro vino di avere un sapore elegante, che fa funzionare l’alchimia, che crea – se vogliamo – quel piccolo shock iniziale che serve a dare personalità al rosato.
È lo stesso freddo, di conseguenza, che imprigiona i tannini e non permette alle bucce di influire sul colore. Brillante e tenue è e brillante e tenue sarà, a lungo, evitando le ossidazioni e quella fastidiosa velatura di passato che alcune tipologie di rosati si portano in eredità.
La tecnica della macerazione a freddo – usata anche per il nostro Rosé I.G.T. Tre Venezie – contribuisce a elevare lo status del vino, a tirarlo fuori dalla comfort zone e a farlo affermare davanti alla pubblica opinione.
Freddo al principio, fresco alla fine nel calice del servizio. Il modo migliore per pensare all’estate.