Vino millesimato: preciso, al millesimo
La fatica del perlage. Bisogna farcelo un pensiero quando si ha a che fare con una bollicina. Il vino che solitamente fa il paio con le feste, con i momenti di spensieratezza, con le occasioni importanti è in realtà la croce e la delizia dei produttori. La doppia fermentazione e l’equilibrio con i lieviti sono roba da togliere il sonno. Fidatevi.
Il fatto di produrre un vino millesimato è paragonabile al colpo di tacco del numero dieci o – se preferite – al pick-and-roll del playmaker. Ma al vinificatore le cose semplici non piacciono mai. Per questo ama inventarsi percorsi sempre più complessi, dove la difficoltà è direttamente proporzionale al risultato che viene fuori.
Vino millesimato: origine e significato della parola millésime
Il Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. della linea Alessandro Berselli – Signature Collection ci dà l’occasione per svelare un’altra sfumatura di questo meraviglioso mestiere.
È un’espressione che utilizziamo consapevolmente sull’etichetta. Non ha a che fare con qualcosa di estremamente piccolo da misurare con il bilancino, né con strane formule chimiche o metodi di vinificazione. L’espressione millesimato è un’altra traccia d’eredità che arriva dalla sapienza francese, la traduzione e il riadattamento dell’espressione millésime che significa “annata”.
Fare un vino millesimato è particolarmente complesso, appunto, perché è necessario utilizzare uve vendemmiate nel corso dello stesso anno. Un grado di difficoltà in più, se si considera che i vigneti di Glera, in tutta Italia, hanno una estensione di poco superiore ai 18mila ettari. Vera follia, se consideriamo che il disciplinare del Valdobbiadene Prosecco Superiore circoscrive la produzione di questa sorpresa del palato a soli 15 comuni.
Stesse uve, stesso anno, in uno spazio vitale relativamente piccolo, tutto concentrato tra le meravigliose colline della provincia trevigiana.
La nostra edition 19 sarà unica, saranno uniche quelle che verranno. Un anno passa, insegue l’altro, lo supera e lo migliora in esperienza. L’importante è non perdere il dettaglio, in tutti i 365 giorni. Il segreto sta nell’essere precisi. Al millesimo.
