Quei millennials alla ricerca dei vini da cocktail
Se c’è una cosa che proprio non piace al mercato è il dogma. Imporre una regola di comportamento nei consumi è da sempre stato un ostacolo, così come lo è non assecondare le libertà individuali nell’esatto momento in cui i social network ci spingono costantemente ad affermarle, non solo nel sacrosanto campo dei diritti, ma anche in quello delle mode.
Il vino non sfugge a questa tendenza. E i millennials – che di vino stanno diventando consumatori sempre più attenti e rilevanti – amano imporre il proprio punto di osservazione, anche quando si tratta di preparare ottimi cocktail.
L’ultima generazione che ancora ricorda come si viveva prima che internet rendesse totalizzanti le nostre esperienze è anche quella che affronta con maggiore consapevolezza le novità. E non si lascia sorprendere nemmeno dall’ultimo dato che arriva direttamente dall’altra riva dell’Atlantico: il 34% degli under 35 statunitensi che bevono vino lo fa mescolandolo ad altri drink.
Si tratta di un dato che arriva direttamente dalla società di consulenza Nomisma e che fotografa bene i contorni di una grande questione: i vini per ottimi cocktail stanno per prendere il volo, soprattutto se abbinati a un brand perfettamente riconoscibile.
Vini per ottimi cocktail: energia, gusti e colori della linea AMBO
Alessandro Berselli ha saputo anticipare i tempi. La giovane linea Ambo, infatti, sembra proprio avere tutte le carte in regola per intercettare questa nuova esigenza dei millennials.
Riconoscibili e appariscenti, le bottiglie sanno essere ammiccanti. Ovviamente, è sempre il contenuto a fare la differenza, grazie all’altissima qualità delle proposte. Pensate, ad esempio, al Friuli D.O.C. – Pinot Grigio di cui questa linea offre una sua particolare interpretazione.
È il vino che punta a mettersi al servizio della tradizione veneziana dello Spritz, quella che – tra le sue varie versioni – prevede un bianco fermo nella ricetta di uno cocktail più famosi al mondo.
Ma anche con l’Ambo Rosso | Merlot, accompagnato da liquore al cioccolato, lamponi e un cucchiaino di heavy cream è possibile realizzare un Pink Elephant decisamente glamour. Il guizzo di qualità italiana, insomma, necessaria a nobilitare la filiera della produzione di vini per ottimi cocktail.
La convivialità del vino che si adatta agli eventi patinati. Senza pregiudizi e senza preclusioni, perché non esiste un modo migliore di un altro per avvicinarsi al vino. Purché sia buono.