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L’arbitro della sopravvivenza dei grappoli

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Diradamento grappoli: ne hai mai sentito parlare? Scopriamo insieme il significato, le tecniche e i processi per produrre vini d’altra categoria.

Ci sono vini pregiatissimi, che non possono non provenire da grappoli d’uva accuratamente selezionati. La scelta che incombe sul vigneto, quando arriva l’estate: poco prima che l’acino cambi colore, proprio quando inizia a riempirsi di vita, c’è un insieme di regole ferree che tracciano la strada verso la vendemmia.

Il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Riserva D.O.C. della linea Agit Optima è il risultato di un accurato processo di lavorazione che inizia proprio tra le colline di Casteggio, in quella sottile striscia di terra in cui la Lombardia, a tratti, si confonde con l’Emilia-Romagna.

 

diradamento grappoli uve

 

Diradamento grappoli: tutto quello che c’è da sapere

 

I nostri vinificatori hanno la responsabilità di scegliere quale uva – nei vigneti trentennali – supererà il mese d’agosto, rendendosi disponibile alla pigiatura della prima decade di settembre.

È il severo processo del diradamento, la scienza esatta che consente di mettere da parte i grappoli migliori per produrre un vino d’altra categoria. Bisognerà, ad esempio, avere l’occhio per capire quali tra questi – in presenza di grandi quantità – matureranno per ultimi. Un suggerimento, da questo punto di vista, può essere dato dalla posizione sulla pianta: i grappoli più in alto sono maggiormente esposti alle inquietudini del meteo.

 

diradamento grappoli vigneto

 

Quando il traguardo della vendemmia sembra a un passo, poi, un altro possibile intervento consiste nell’eliminare gli ultimi acini dei grappoli selezionati. Quantità prima, qualità dopo. In tutto questo, è indispensabile il rapporto tra l’uomo e il vigneto. Non c’è macchinario che possa avere la sensibilità del vinificatore, non c’è processo automatizzato che possa sostituire questo rituale atavico, che sembra quasi uno smistamento delle anime.

Chi realizza il nostro Pinot Nero Agit Optima trascorre ore nel vigneto, sente scorrere sulle braccia il tempo che passa, interminabili giri di lancette per sfoltire la vite e predisporla alle altre operazioni d’eccellenza che caratterizzano questo particolare prodotto. È l’intensità del gusto dell’uva che fa la differenza, è la pazienza, è il senso di una scelta.

Questo certosino trattamento del vigneto è il primo passo verso il superlativo assoluto.

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