Vi siete mai chiesti cosa sia un wine seltzer?

Se facciamo un giro dell’isolato e torniamo al punto di partenza, ci accorgiamo che il panorama – nella rapidità di una breve sessione di jogging – è già cambiato. Il mercato del food&drink funziona così: non si fa in tempo ad aggiornarsi, che c’è già il passo successivo da affrontare. E mentre tutti ci stavamo chiedendo ancora se valesse la pena dare una chance agli hard seltzer, ecco che dalla costa atlantica degli States c’era già qualcuno che si spingeva oltre. È l’anno dei wine seltzer, signori.

Lo ha certificato anche Bloomberg nella sua speciale classifica legata ai trend del 2021 nel settore enologico.

 

Wine Seltzer e Hard Seltzer qual è la differenza?

 

Il principio è proprio quello degli hard seltzer che, grazie a grandiose operazioni di marketing, hanno fatto diventare popolarissime quelle bevande a base di super alcolici, acqua di seltz e aromi fruttati che – in una delle loro versioni più fortunate – possono fregiarsi persino del marchio di Gordon Ramsey. Il principio dei wine seltzer è lo stesso, solo che – al posto della vodka – la new entry è quella del vino bianco.

Certo, è un concetto molto complesso da spiegare, ad esempio, al mercato europeo. Ma negli Stati Uniti, invece, si tratta di una nuova frontiera del buon bere. Esisteranno, com’è ovvio, dei prodotti approssimativi (le lattine, i gusti troppo dissonanti avranno anche una vasta diffusione, ma fanno un po’ a pugni con il concetto di qualità): il principio di base, tuttavia, potrebbe agevolmente mescolare le carte in tavola con l’aiuto anche e soprattutto dei vini italiani.

Serve un bianco dalla non eccessiva gradazione alcolica. Magari che abbia il brio frizzante del Prosecco DOC Brut della linea Ambasciata del Buon Vino. Il resto lo fa un drink leggero a base di acqua di seltz (è questo ingrediente, in realtà, che sta riscoprendo una sua nuova vita) e l’aroma floreale o erbaceo che può spaziare indifferentemente tra le violette, la menta, i fiori d’arancio. O il pepe rosa, perché no?

Il mercato si evolve, le tendenze si inseguono. È un attimo a distrarsi e a dover arrancare. Quando si sfoggia il vino buono, però, non c’è distanza che non si possa colmare.